L’apatite è una pietra profonda che risveglia il terzo occhio dal suo torpore e ci riconnette con la nostra capacità di visione e di percezione di altre dimensioni. Lavora come fosse un antenna con cui possiamo sintonizzarci con altri piani sensoriali. Crea una connessione tra la parte spirituale interna e dimensioni fuori da quella terrena. Entra in risonanza col 6° chakra e sprona a cercare una connessione, un apertura della nostra capacità percettiva. Sembra dire “svegliati c’è altro oltre il velo del corpo fisico, attiva le tue antenne e risveglia le tue percezioni, guarda oltre!”. Sembra ricordare che ognuno di noi vive su diversi livelli e che basta sintonizzarsi su altri canali per ampliarne la percezione.
Ottima anche in momenti in cui abbiamo perso il contatto "col cielo" inteso come tutte le sfere che vanno oltre la mera esistenza fisica in questo mondo. Momenti in cui per diversi motivi ci identifichiamo completamente nella vita materiale e fatichiamo a sentirci connessi con qualcosa. In quei momenti perdiamo la possibilità di vivere su questa terra un esperienza davvero completa e appagante. Un apatite può attivare “le nostre antenne” e farci captare altre frequenze. Può farci uscire dal torpore sensoriale e aiutarci a percepire canali addormentati.
Sergio Felipe de Oliveira (un Neuro-scienziato di San Paolo - Brasile) ha scoperto che la ghiandola pineale non calcifica col tempo perdendo la sua funzione ma invece cristallizza. Quella che si credeva essere una calcificazione è in realtà la formazione di cristalli di Apatite che hanno un’attività funzionale. Potete guardare qui una conferenza in cui spiega i suoi studi e come “dimostra” la medianità, la spiritualità, la telepatia, le percezioni extrasensoriali… grazie ai cristalli di Apatite!