PROPRIETA’ ENERGETICHE
“Fluidità stabile”
L’agata è da sempre conosciuta e utilizzata come pietra portafortuna, ma entrando più in profondità nella sua essenza possiamo scoprire tanto altro. Non ha una vibrazione veloce, un energia “alta” ma questa sua caratteristica è proprio quella che la rende speciale. E’ una pietra molto dolce, armoniosa, riequilibrante, delicata e rispettosa. La sensazione che mi trasmette è di essere dolcemente avvolta come in una culla e delicatamente dondolata. La sua essenza mi risveglia l’immagine di un armoniosa unione di acqua e terra, come fosse “fluidità stabile”. Da un lato la sua presenza è terrena, nutriente, corroborante e la sua vibrazione è materica, lenta ma costante, rispettosa. Nello stesso tempo è fluida, dolce, adattabile, invita a fluire come l’acqua ma restando sempre ancorati dentro se stessi. Arriva in profondità ma lo fa per gradi stimolando la nostra presa di coscienza, insinuandosi in ogni spazio come farebbe l’acqua.
Centrarsi su se stessi
Può insegnare a sviluppare la pazienza, la perseveranza e la capacità di non farsi travolgere dagli eventi, di trovare un punto fermo dentro di se. Favorisce una dolce e lenta ma costante introspezione che spinge a porsi domande, a sondare la propria interiorità. Restare centrati verso l’interno piuttosto che proiettati all’esterno può aiutare a raggiungere un contatto più profondo con se stessi. In questo modo si può sviluppare una maggiore coscienza di se, della propria vita e della propria presenza sulla terra. Questo può essere un primo passo per lavorare su se stessi e sperimentare un maggior equilibrio dato dall’auto conoscenza. Quando ci si conosce profondamente si vive secondo la propria natura, si impara cosa è buono per se stessi e cosa non lo è. Si impara a non farsi sconvolgere degli eventi esterni sempre mutevoli perché si trova il proprio centro e li ci si può ancorare. Non ci si sente più in balia delle onde spesso senza comprendere dove ci stanno portando ma si trova la propria direzione. Una direzione che non è rigida, ci permette di fluire con la vita ma restando presenti a se stessi e al proprio viaggio.
Fiducia e Serenità
La dolce presenza energetica dell’Agata accompagna verso una connessione non solo con le proprie radici ma anche con la terra. Questo crea una sensazione di sicurezza, ci si sente più rilassati e fiduciosi verso la vita e quello che ci riserva. L’agata infonde sempre fiducia e serenità al di la dello stadio di coscienza in cui ci troviamo in quel momento della nostra vita. Risulta essere rasserenante e tranquillizzante anche se non sempre si è pienamente consapevoli dei processi che avvengono in noi. Come abbiamo visto porta a lavorare su di se ma il processo è molto lento, non è una presa di coscienza istantanea o una comprensione lampante. La sua energia è più di supporto, scava lentamente come una goccia di acqua, sprona a essere presenti a se stessi. Non è una pietra molto utilizzata solitamente nelle sessioni terapeutiche ma andrebbe portata con se per molto tempo, come un amica sempre presente. Si possono poi unire altre pietre per lavorare su temi specifici che emergono mano a mano che scopriamo parti di noi.
Protezione
L’Agata è una pietra protettiva, ci aiuta a filtrare le informazioni che arrivano dall’ambiente esterno e dalle persone. Da un lato favorisce il contatto con quello che dell’ambiente esterno o delle altre persone risuona con noi e ci nutre. Dall’altro lato protegge da quello che non risuona con noi e che può alterare il nostro equilibrio. Le sue bande di colore spesso concentriche ricordano un pò la nostra aura che è il nostro guscio energetico. Una delle funzioni dell’aura è proprio quella di protezione e l’agata lavora in modo simile. Anche in questo caso la sua azione è dolce, non allontana quello che per noi è negativo come per esempio la Tormalina. Semplicemente ci aiuta a non farci influenzare da ciò che non è nelle nostre corde e attirare da ciò che risuona.
Tante sfumature
Possiamo trovare l’agata in diversi colori e sfumature naturali e tutte hanno queste caratteristiche di base ma ogni agata ha un carattere leggermente diverso. La qualità vibrazionale lenta e rispettosa dei nostri tempi è la stessa ma ognuna lavora più specificatamente su diversi piani. Ogni agata ha sfumature energetiche differenti e può lavorare su differenti chakra.
Agata Bianca
sE’ chiamata allo stesso modo sia quella proprio bianca che quella molto chiara dalla tonalità grigio o beige. Ha una più spiccata azione tranquillizzante, comunica armonia, fiducia e un senso di rilassatezza. Non lavora su un chakra in particolare ma lavora per l’equilibrio generale del nostro sistema energetico.
Agata Corniola
Viene così denominata l’Agata dalle tonalità rosso e arancio. Infonde coraggio e mette in contatto con quella forza interiore che scaturisce quando si è in connessione con se stessi. Aiuta a stare in contatto con le proprie emozioni, farle vibrare in noi e a lasciarle fluire. Solo se le emozioni fluiscono e non ristagnano né corrono veloci sono sane e noi possiamo lasciare che ci attraversino.
Agata Nera
E’ così chiamata quella nera o marrone scuro, solitamente si presenta con bande bianche alternate. Porta in contatto più specificatamente con le proprie radici, accentua la propria connessione con la terra. Mostra l’importanza di essere presenti a se stessi, consapevoli di se stessi e della necessità di un confine che può proteggere dalle influenze esterne.
STORIE E LEGGENDE
L’agata è utilizzata dall’uomo sin dall’età della pietra come testimoniano i primi utensili ritrovati in Francia e risalenti a oltre 20.000 anni fa.
Fu utilizzata nei secoli per ricavarne amuleti, monili, oggetti decorativi, gioielli ed era molto apprezzata già nel mondo antico. Era utilizzata da diverse popolazioni, nell’antico Egitto, in Mesopotamia, in Anatolia e poi da Greci, Ebrei e Romani.
E’ considerata sin dall’antichità in diverse culture (tra cui Indiani, Nepalesi e Tibetani) una pietra portafortuna e protettiva. In particolare dai pezzi con strisce parallele ricavavano preziosi amuleti.
Il nome Agata deriva dal greco antico, si pensa che il filosofo Teofrasto abbia chiamato così le pietre che trovò mentre camminava lungo la riva del fiume Acate in Sicilia. Non è sicuro che sia stato il contrario ossia che il fiume sia stato chiamato così grazie alla presenza abbondante di agata. Era considerata già in quell’epoca una pietra portafortuna e se ne ricavavano amuleti, in particolare con pezzi che mostravano la classica colorazione a bande. Nella mitologia greca era considerata simbolo della terra stessa ed era sacra a Gaia la dea madre.
Il re del Ponto, Mitridate aveva una collezione di circa 4000 ciotole tutte realizzate in agata di diverse sfumature. Presto divenne popolare l’usanza di raccoglierle forse per collezionarle sia in Russia che in medio Oriente.
I Celti la utilizzavano per prevenire le malattie della pelle forse per l’assonanza delle sue bande concentriche con gli strati della pelle. La loro mitologia parlava dell’agata arancione come protezione contro i draghi.
Nel medioevo era considerata un amuleto portafortuna e veniva indossata come talismano o utilizzata come pietra protettiva spesso appesa alle culle dei bambini.
Nel corso della storia sono state particolarmente amate le agata che avevano la cavità piena di acqua, venivano chiamate “agate d’acqua” o “pietre d’aquila”.Oggi le conosciamo come Calcedonio Enidro o Agata Enidra.